Successo per le Giornate dei Dottorandi all’Università Magna Graecia di Catanzaro. De Sarro: “Importante momento di confronto”

 

Nell’ultima settimana di novembre di quest’anno, l’Università Magna Græcia di Catanzaro ha presentato un evento dedicato ai dottorandi e denominato, per la prima volta, “UMG PhD Week”. Le date di tale evento (26, 27 e 28 novembre) erano state definite alla conclusione dei lavori dell’analoga edizione svoltasi a dicembre dello scorso anno presso il Campus “Salvatore Venuta” di Catanzaro dal Prof. Giovanni Morrone, di comune accordo con gli altri coordinatori di dottorato che afferiscono alla Scuola di Dottorato di Scienze e Tecnologie della Vita. La prematura scomparsa del Prof. Morrone, avvenuta nel 26 gennaio scorso, ha lasciato un vuoto incolmabile che ha spronato l’Ateneo tutto ad organizzare l’intera manifestazione esattamente nei giorni prestabiliti e dedicandolo alla sua memoria.

A mettersi in moto da subito i tre coordinatori dei dottorati: i professori Stefano Alcaro (Scienze della Vita), Giovanni Cuda (Oncologia Molecolare e Traslazionale e Tecnologie Medico-Chirurgiche Innovative) e Daniele Torella (Biomarcatori delle Malattie Croniche e Complesse).

Per la cura di tutti gli aspetti organizzativi, essenziale è stato il supporto della Segreteria della Scuola, validamente coordinata dalla Dott.ssa Roberta Sgrò, che si occupa direttamente dell’attività dei tre dottorati biomedici-farmaceutici da quando furono riformati a seguito dell’applicazione del DM 45/13, ovvero dall’istituzione del ciclo XXIX (anno accademico 2013-2014). Prima di allora, infatti, all’UMG erano attivi 13 corsi di dottorato ridotti per effetto di tale riforma a 4, di cui 3 nell’area bio-medico-farmaceutica.

La memoria storica delle scelte fatte all’epoca, oggi tradotte in iniziative di grande impatto, come quelle della UMG PhD week, è stata rievocata dal Prof. Stefano Alcaro, che ha vissuto l’intero iter di gestione sin dal suo incipit iniziato nel 2013, insieme al compianto Prof. Morrone. Fu subito chiaro che per far funzionare bene la nascente Scuola di Dottorato, fondata formalmente nel 2016, bisognava fare squadra tra i tre corsi che la compongono, nel pieno rispetto dell’ autonomia scientifico-formativa di ognuno di essi, privilegiandone al massimo le sinergie. Nacque, quindi, l’idea dei corsi “core” e di quelli, invece, a scelta: i primi codificati in modo che si evitasse la loro duplicazione in anni successivi per gli stessi dottorandi, i secondi che consentissero il completamento del percorso formativo adatto al progetto dottorale dei singoli studenti. Su questa base, ogni anno, a Settembre, i coordinatori di dottorato collezionano i corsi “core”, li codificano e li mettono a disposizione dei propri dottorandi e anche di quelli degli altri corsi della Scuola. Gli obiettivi in mente erano due: il primo favorire l’attivazione di più corsi con un minimo di 4 studenti, anche afferenti da più dottorati; il secondo promuovere gli scambi reciproci delle rispetive esperienze dei dottorandi durante i suddetti corsi. Questa integrazione di saperi e di esperienze ha di fatto prodotto un altro straordinario “effetto collaterale” già durante la prima edizione del PhD Poster day, il 18 dicembre 2014. La formula dell’esposizione dei poster, nata per facilitare la valutazione delle attività del primo anno dei dottorandi e per iniziare ad abituarli ad un approccio di comunicazione scientifica altamente diffuso in ambito accademico, si rivelò uno strumento straordinario di confronto tra gli studenti, che spesso operano tra loro molto vicini all’interno dei Campus, ma che ancora non avevano avuto occasione di collaborare. Numerose sono, infatti, le collaborazioni scientifiche nate durante il PhD Poster Day con un vero approccio di tipo bottom-up, che poi si sono concretizzate in pubblicazioni scientifiche firmate dai diversi gruppi di ricerca dell’Ateneo. Questo straordinario effetto sinergico fu individuato come elemento di forza, avendo come diretta conseguenza l’attivazione di altri eventi analoghi, seppur con finalità differenti. Il Prof. Morrone propose i Journal Club congiunti, organizzati all’University Club per diversi anni, nei quali tre interventi, uno per ogni corso di dottorato, doveva servire da spunto per discussioni su temi di ricerca di carattere traslazionale. Quindi, fu ideato e programmato l’UMG Carrier Development Workshop, un evento annuale da dedicare e, quindi, dedicato in primis ai dottorandi degli anni successivi al primo, che, attraverso gli stimoli di esperti invitati dall’Italia e dall’Estero di varia estrazione, è poi divenuto un appuntamento utile per conoscere opportunità lavorative o di alta formazione post-dottorale, soprattutto di taglio internazionale. La prima edizione si è tenuta il 15 settembre 2015. Il PhD poster day e l’UMG Carrier Development Workshop, i due eventi chiave della Scuola di Dottorato, sono da allora proseguiti in maniera distinta nel 2016 per poi convergere, come era logico che fosse, nel 2017 in due giorni consecutivi nel mese di Dicembre. Passati i primi tre anni arrivò il momento di gestire la verifica di fine triennio e, quindi, quell’edizione del PhD poster day fu arricchito con sessioni parallele per ciascun corso di dottorato, in cui i dottorandi in fase di conclusione del periodo formativo furono chiamati a presentare il proprio progetto di tesi esponendolo in lingua inglese in presenza del Coordinatore, del proprio Tutor e degli altri membri del Collegio di Dottorato. Questa formula si è rivelata utile ancora una volta anche per altri scopi rispetto a quelli originari. Infatti, sempre utilizzando la stessa codifica dei corsi per i dottorandi, la si utilizza sia per addestrare quelli degli anni successivi all’appuntamento che li aspetterà a fine triennio, sia per offrire un’idea chiara agli studenti degli ultimi anni dei corsi di laurea di UMG dell’area bio-medico-farmaceutica in relazione alle attività di ricerca che si svolgono in Ateneo. Entrambi tali operazioni rappresentano, di fatto, attività di orientamento in itinere ed in ingresso. Proprio su questo aspetto si fonda un altro avanzamento realizzato dalla sinergia tra i coordinatori dei primi anni di attività congiunta. Infatti, già nel 2018, si è pensato di estendere la presentazione dei poster dell’attività di ricerca dei dottorandi dei primi due anni ad un pubblico più ampio, potenzialmente interessato a seguire le attività di ricerca dell’Ateneo, costituito dagli studenti degli ultimi anni di alcuni Istituti scolastici del territorio. L’esperimento dell’edizione 2018, andato a buon fine anche grazie all’insostituibile supporto della Dott.ssa Marianna Sia che da diversi anni tiene relazioni con le scuole superiori per visite periodiche nell’Ateneo, ha di fatto dimostrato che la formula dell’esposizione dei poster può avere un grande valore anche nell’orientamento scolastico in ingresso.
La sinergia tra gli eventi PhD poster day, UMG Carrier Development Workshop e l’attività di orientamento interne ed esterne ha suggerito, immediatamente dopo la conclusione dell’edizione 2018, di denominare le giornate dei dottorandi con il termine “UMG PhD week”. Il Prof. Morrone definì subito le date dell’edizione 2019. In questo clima di forte interesse e di grande entusiasmo, tenendo anche conto che sembrava ben rispondere alla lotta che strenuamente stava conducendo contro la sua grave malattia, nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo soltanto dopo poche settimane. Le sue condizioni di salute precipitarono immediatamente dopo Natale del 2018 e lo condussero, dopo diverse settimane di terapia intensiva, al triste epilogo. Gli attestati di stima, gli articoli sui giornali, i commenti sui social network non si contarono, perché una persona straordinaria come Lui non poteva e non può essere dimenticata.

L’intitolazione della Scuola del Dottorato in Scienze della Vita a suo nome, caldeggiata da tutti i coordinatori, è una delle iniziative proposte per ricordarlo nel modo più giusto. Intanto l’evento, da lui stesso pianificato per il 2019, non poteva che essere realizzato esattamente nei giorni prescelti ed essere dedicato totalmente alla sua memoria. Il Magnifico Rettore Giovambattista De Sarro e i coordinatori dei tre corsi di dottorato hanno fortemente voluto questa connotazione. Si è, quindi, organizzata una vera e propria gara di reperimento di fotografie, la maggior parte delle quali scattate proprio dal Prof. Morrone, che tra le sue passioni aveva anche quella di immortalare persone e contesti propri della vita quotidiana dell’Ateneo. Si è pensato a stamparle in bianco e nero e disporle creando una galleria fotografica nell’area di ingresso all’Auditorium, generando un sensazionale effetto scenografico tra la luce delle vetrate presenti. Il colpo d’occhio in queste tre giornate, dal 26 al 28 novembre, è stato straordinario, e si è davvero potuta percepire la presenza del Prof. Morrone, attraverso i suoi scatti, riflessione della sua curiosità.

Nei lavori di apertura della prima giornata del 26 novembre 2019, la mattina è stata dedicata all’UMG Carrier Development Workshop. Il Magnifico Rettore Giovambattista De Sarro ha aperto l’evento dando una sentita e personale testimonianza nel ricordo della figura del Prof. Morrone ed introducendo i lavori in un Auditorium strapieno di studenti universitari presenti a questo imperdibile evento. Dopo il saluto dei Direttori dei Dipartimenti e i Coordinatori dei Dottorati dell’area bio-medico-farmaceutica è seguita la prima ‘The Giovanni Morrone Memorial Lecture’ lettura magistrale affidata al Prof. Aldo Quattrone, che, come lo stesso Prof. Morrone, è stato tra i fondatori dell’UMG.

La lettura presentata dal già Rettore dell’UMG ed Emerito di Neurologia, si è incentrata sullo stato dell’arte della ricerca italiana, riscuotendo sincero e profondo interesse in tutti gli ospiti per l’estrema attualità e ha stimolato, soprattutto i più giovani, ad essere positivi e competitivi nel loro futuro e soprattutto se un giorno impegnati nel mondo ricerca scientifica. Il workshop “Basic vs Applied research: friends or foes?” è poi entrato nel vivo con gli interventi di scienziati nazionali ed internazionali dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), IEO (Istituto Europeo di Oncologia), IRCCS (Regina Elena – San Gallicano), Fondazione Ri.Med, Agilent, Università di Salerno e Università Cattolica di Leuven (Belgio). Molti di essi avevano conosciuto direttamente il Prof. Morrone.

Il secondo giorno, come da tradizione già avviata nell’edizione 2018, l’attenzione si è spostata su una tavola rotonda di grande stimolo per i dottorandi e ricercatori dell’Ateneo, denominata “valorizzazione dei risultati e supporto alle attività scientifiche dei giovani ricercatori”. A moderare questo incontro ancora una volta i tre coordinatori di dottorato, mentre gli interventi programmati sono stati esposti da dirigenti della Regione Calabria, coinvolti strettamente nelle azioni di sostegno alla ricerca attraverso finanziamenti comunitari, da un rappresentante di UniCredit, che ha illustrato le opportunità di finanziamento in programmi di innovazione scientifica, dalla Fondazione Golinelli di Bologna, che offre misure di sostegno alle startup e spinoff, dalla Fondazione Con Il Cuore, cha ha già realizzato un crowfunding in favore di UMG in occasione della laurea honoris causa al Prof. Bruce Buetler, e dalla Fondazione UMG di Catanzaro, che sostiene con varie misure, anche di mobilità internazionale, le azioni dei dottorandi. La discussione è stata molto interattiva e ha fornito idee innovative, anche legate alla creazione di nuovi accordi per il potenziamento delle attività di ricerca di Ateneo attraverso operazioni finanziarie da creare tra i diversi partner della giornata.

Il terzo giorno due consistenti delegazioni scolastiche, provenienti da Istituti superiori di Catanzaro e Rossano, hanno visitato il Campus a partire dall’Edificio delle Scienze Giuridiche. La Dott.ssa Sia ha coordinato magistralmente la visita, che è proseguita con l’incontro con i dottorandi nella hall del piano rialzato dell’Auditorium nell’Edificio delle Bioscienze, dove gli studenti delle scuole hanno potuto apprezzare le foto dedicate al Prof. Morrone e visionare i poster dei dottorandi. Ad accoglierli vi erano alcuni coordinatori dei Dottorati. Molto interesse è stato espresso da alcuni di loro, soprattutto per quanto concerne dettagli tecnici che hanno potuto chiarire anche successivamente durante la visita nei laboratori del Campus.

In conclusione l’UMG PhD week è stato certamente un grande evento di carattere scientifico-divulgativo, dedicato al compianto Prof. Morrone e che senza autoreferenza si è rivelata un evento di enorme successo per i dottorandi, gli studenti, i professori e l’Ateneo tutto. La formula attuale si è rivelata certamente vincente per quanto concerne diversi obiettivi strategici dell’Ateneo, legati alla ricerca scientifica, alla didattica di alta formazione, al trasferimento tecnologico, all’internazionalizzazione e all’orientamento. Molte sono ancora le sfide che riguardano la Scuola di Dottorato in Scienze e Tecnologie della Vita. Tra esse le più rilevanti sono l’internazionalizzazione, che richiederanno uno sforzo dei singoli corsi di dottorato per avere tutti i requisiti di designazione ministeriale, solo parzialmente raggiunti in quelli attuali, la produzione dei “diploma supplements” a tutti i dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo dal XXIX ciclo in poi, così come concepito nell’implementazione dei codici di ciascun corso, ed il potenziamento di percorsi a caratterizzazione industriale, in collaborazione con imprese del territorio ed estere.

Le foto della tre giorni sono state scattate dal Dott. Antonio Lupia e dalla studentessa Giulia Panzarella.

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